La Quinta Personalità di Raggio
Vi è mai capitato di fare shopping con un vostro amico/a o il vostro compagno/a e non riuscire proprio a trovare un punto di comunicazione sulla scelta delle tende, di un elettrodomestico, o dell’auto nuova? Non intendo gusti differenti, ma proprio linguaggi differenti. Mentre voi ammirate il colore delle tende, la forma, come arreda l’ambiente il vostro/a amico/a compagno/a guarda il sistema di aggancio e il sistema di scorrimento, la facilità di montaggio e vi ragguaglia sui possibili problemi che potreste incontrare in futuro. E alla vostra domanda: “si, ma ti piacciono?” la sua risposta laconica sarà: “sono tende… e poi basta che piacciano a te…”.
Se si tratta di comprare un elettrodomestico nuovo, diciamo un forno a microonde, voi lo sceglierete particolare, con un design originale o elegante, comunque bello da vedere. Per pura coincidenza sarà anche il più caro. Lui (ebbene si, getto la maschera, la maggior parte di questi soggetti sono maschietti…) guarderà la classe energetica, l’ergonomia dei comandi, il rapporto qualità/prezzo. Potrebbe anche conoscere se l’assistenza post vendita di quella marca è di qualità o poco affidabile.
Se vi è capitato allora probabilmente conoscete una persona caratterizzata dal Quinto Raggio. Ah, dimenticavo, se andate a comprare un’auto nuova… beh, non ci andate proprio con un Quinto Raggio. E’ sconsigliabile. Vi convincerà a comprare la macchina che vuole lui. Non quella che piace a voi. Il modello che piace a voi non è adatto alle vostre esigenze, il colore si sporca troppo o si graffia facilmente, consuma troppo ed è difficile da parcheggiare (si perché tiene conto anche delle vostre abilità di guida), non ha il bluetooth, ha preso poche stelle su Quattroruote e nei crash test non è risultata la migliore… E poi che vi serve un suv in città? O una 4×4 in autostrada? E una utilitaria fighetta senza bagagliaio quando avete due figli piccoli? A meno che non vogliate fare la scelta più azzeccata dal punto di vista tecnico, vi ripeto il mio consiglio: lasciatelo a casa e comprate la macchina che piace a voi. Troverà comunque il modo di criticare la vostra scelta, ma almeno guiderete la macchina che rispecchia i vostri gusti. (purtroppo prima o poi alla vostra auto nuova accadrà qualcosa per cui dovrete sopportare pazientemente di sentirvi dire il fatidico: “te l’avevo detto”…. Perché è così, raramente non hanno ragione… ma tolgono così tanto sapore alla vita…)
Un Individuo caratterizzato dal Quinto Raggio, della Conoscenza Concreta o Scienza, ama la scienza in tutte le sue forme, ama la tecnologia, ama la natura come Mistero da esplorare, da investigare e svelare. Perché è questa la missione del Quinto Raggio, svelare la Mente Divina, le leggi del Cosmo. Egli ama comprendere come funzionano le cose, fin nel più piccolo dettaglio. E sa farle funzionare. Per lui ogni effetto è prodotto da una causa e ogni causa produce un effetto. Per lui il Mistero non esiste, se non come leggi ancora da svelare. Ma spesso ciò che non è già stato scoperto e dimostrato per l’individuo di Quinto Raggio non esiste. Per lui la religione non esiste, il paranormale non esiste… anche i sentimenti spesso non esistono per l’individuo di Quinto Raggio, perché non sono né logici né razionali…. Né li trova utili per il funzionamento delle cose, anzi più che altro fonti di problemi, rendono le persone stupide e instabili. Per il Quinto Raggio la Bellezza è rappresentata dalla funzionalità, dall’adempiere lo scopo per il quale una cosa è stata progettata. Lui trova bella un’auto di F1, un caccia militare, l’acceleratore di particelle del CERN, il telescopio spaziale Hubble, il funzionamento di un formicaio, tutto ciò in cui si esprime la Mente Cosmica (anche se lui non la chiamerebbe mai così..) o le più eccelse menti umane.
Se un individuo di Quarto Raggio e uno di Quinto Raggio osservano il medesimo vaso, il primo ne coglierà l’armonia delle forme e dei colori, la bellezza dei disegni, l’eleganza delle linee. Il secondo ne leggerà i volumi, la praticità nell’uso, il tipo di materiale, il processo di fabbricazione, la possibilità di adempiere ad un qualche scopo (contenere fiori a gambo lungo per esempio… lo scopo semplicemente ornamentale non è contemplato…)
Spesso fa battute che gli altri non capiscono e se due individui di Quinto Raggio si ritrovano a parlare possono continuare per ore, andando sempre più nel dettaglio. Ovviamente annoiando a morte tutti gli altri, in quanto scendono in particolari e tecnicismi difficilmente comprensibili e poco interessanti per gli altri Raggi.
La mente estremamente logica dell’individuo di Quinto Raggio lo porta spesso a deridere chi è dotato di pensiero analogico. Sembra quasi che utilizzi un solo emisfero del cervello… e in un certo senso è così. Quarto e Quinto Raggio possono essere considerati come i due emisferi del cervello dell’umanità. Hanno modalità di funzionamento completamente differenti ma complementari e spesso non si capiscono. Eppure devono imparare a lavorare insieme, a contaminarsi a vicenda (il Quarto e il Quinto Raggio sono i raggi che più condizionano le attività mentali degli esseri umani, per cui in effetti l’esempio degli emisferi cerebrali è molto più calzante di quanto possa sembrare).
L’individuo di Quinto Raggio non è molto intuitivo in quanto troppo legato alla mente concreta. Mancando anche di fede (altra cosa irrazionale per lui) gli diventa difficile accedere all’intuizione. Spesso solo grazie ad una grande crisi mette in dubbio le risposte della sua mente e si apre all’attesa, al vuoto, al silenzio che porta risposte dal cuore. Come San Tommaso crede solo a quello che vede e può toccare. E’ estremamente scettico su tutto ciò che all’apparenza non ha spiegazione razionale, per questo non è particolarmente portato a sognare, alla poesia, alla percezione… Ma quando si apre al mistero profondo, cioè si connette con la sua intuizione superiore, allora abbiamo i grandi scienziati, che indagano il grande Mistero della Mente Divina, e danno un senso molto spirituale alla vita.
L’assenza di poesia e romanticismo può essere totale. Davanti un tramonto romantico, mentre voi siete incantate da tanta bellezza, da quel disco infuocato che incendia un mare calmo in cui sembra tuffarsi, quando cercate di condividere con lui le vostre emozioni e sensazioni, lui è capace di rispondere più o meno così: “tesoro, lo fa tutti i giorni, è una cosa normale. Sembra più grande per l’effetto lente ed è più rosso per la rifrazione dell’atmosfera… e no, non ti preoccupare, non ci cade dentro! … che dici, possiamo andare adesso?” Certo che potete andare, ormai la poesia è bella che morta, naufragata in quel mare che il Sole sfiorava appena!
Eppure ha una poesia tutta sua, è capace di restare incantato ore davanti alla TV a vedere i documentari di Quark… magari sulla teoria delle stringhe, quanto può trovare affascianti quelle equazioni!
Gli individui di Quinto Raggio danno pochissima energia alle emozioni, ogni stimolo emotivo, ogni sensazione viene subito esaminata razionalmente e non viene loro concessa una vera vita, una vera espansione… per questo risultano piuttosto freddi e anaffettivi… tra tutti i raggi è il raggio più anaffettivo, insieme al Primo. Difficile trovare empatia in questi soggetti, conoscono solo una sorta di “empatia mentale”, legata ad una specie di comprensione telepatica.
Gli individui di Quinto Raggio hanno una grande capacità di concentrazione e di analisi, di obiettività e distacco. Difficilmente si fanno destabilizzare dall’emotivo quindi mantengono la calma in ogni situazione. Trasmettono molta sicurezza e solidità. Per questo spesso piacciono alle persone di Quarto Raggio. Capiscono al volo il perché delle cose e si stupiscono che gli altri non arrivino immediatamente alla comprensione. Possono essere ottimi divulgatori mentre nei lavori di gruppo possono diventare ipercritici e impazienti, non contemplando il fattore umano, le differenze di sensibilità, i tempi di adattamento, per loro c’è un solo modo giusto di fare le cose, quello scientifico, secondo la legge di Causa ed Effetto e ogni deviazione è una perdita di tempo stupida perché prevedibile ed eliminabile. Non tollerano gli errori e se sono chiusi mentalmente possono vedere errori anche dove non ci sono ma c’è solo differenziazione. Nei progetti non sanno cogliere i lati artistici, non sono in grado proprio di recepirli, come non sanno apprezzare i colori. Questo si vede chiaramente dal loro abbigliamento, spesso davvero poco guardabile. I lavori dove c’è l’obbligo di una divisa sono la loro salvezza, altrimenti si vestiranno molto tecnico e con colori sciatti. Per loro l’unica speranza è avere altri raggi a mitigare questa tendenza, in particolare il Quarto o il Settimo, oppure lasciarsi vestire da chi li ha, per esempio la madre, o la fidanzata, o la commessa del negozio, alla quale spesso chiedono di provare esattamente l’abbinamento del manichino.
Conoscete qualche individuo di Quinto Raggio?